lunedì 13 luglio 2009

La sfida...

E' un pomeriggio tranquillo di una domenica tranquilla, sono tranquillo anch'io.
Le ruote girano sulla pavimentazione senza far rumore, sembrano tranquille anche loro.
La musica nelle orecchie... le luci... l'universo sembra perfettamente in equilibrio ed io sento di farne parte.
Poi il rumore alle spalle. La sua ombra che lo precede. Mi affianca. Le sue ruote girano piu' delle mie.
Avra' almeno venti anni piu' di me, guarda avanti, fa finta di non vedermi.
Conosco la tecnica, fanno tutti cosi'. Fanno finta di ignorarti, di andare per la loro strada.
Tutte balle.
Tutti uguali.
Quando mi avra' passato iniziera' a spingere piu' forte per aumentare la distanza tra di noi.
O magari vuole farsi inseguire e giocare al gatto e al topo.
Divertente.
Quello che sta facendo e' una dichiarazione ben precisa.
Questa e' una sfida.
Tutto quello che c'era attorno scompare in un attimo.
Nei miei occhi e nella mia testa ora c'e' solo lui.
Lui e le sue ruote che girano piu' veloce delle mie.
In un attimo gli sono dietro, lo scarto e passo sulla sua sinistra.
Faccio finta di non vederlo, facciamo tutti cosi'.
La cosa piu' difficile e' nascondere il ghigno soddisfatto che ho sul muso.
Scompare dietro di me, so che non puo' reggere questo passo, non so neppure io per quanto potro' reggerlo.
Non doveva farlo. Non doveva lanciarmi questa sfida.
Quando mi raggiunge ho gia' messo buona parte della spesa che avevo nel carrello sul nastro e la cassiera sta gia' battendo i prezzi.
La mia fervida immaginazione partorisce l'idea di cercare un carrello in carbonio per la prossima volta che verro' a fare la spesa al supermercato.
Pago e vado serenamente verso l'uscita col mio carrello di ferro.
L'universo torna magicamente in equilibrio ed io torno a farne parte.

Non importa dove tu possa essere o cosa tu stia facendo.
Certe cose le hai dentro e te le devi tenere, non puoi fare nulla per cambiarle, fanno parte di te.

Nessun commento: